giovedì 6 dicembre 2012

poco poco ...piano piano....

...come piace a noi: autointervista come se avessi vinto il concorso di WorldOfO



Q: When did you start planning the courses for MOV 2012 – and how many hours do you think you spent on it?


Subito terminata l'edizione 2011 ,dove ero impegnato come posatore di lanterne, avevo buttato giù un percorso lungo che poteva essere l'ME con una ipotetica partenza suggeritami da Stefano C. .
Per realizzare i percorsi finali (ne ho progettati altri ma con partenze differenti poi scartati per ragioni logistiche) una giornata piena (dalle 8.00 a 24.00). A questo va aggiunta qualche ora spesa a guardare la mappa di Venezia provando a immaginare delle ipotetiche tratte o degli ipotetici giri

Q: Did you have to do many compromises due to the spectator control?

Non è stato previsto un punto spettacolo ma ho dovuto rispettare la zona di embargo dei mondiali 2013 che specialmente per l'ultimo tratto di tutti i percorsi costringe a fare uno sprint molto lungo

Q: Have you got the possibility to share earlier variants of the course – to show how the course developed?

Ho soltanto il percorso buttato giù un anno prima , dato che devo tenere in “cassaforte” l'altra gara con differente partenza che ho già progettato.

Q: What is the best course you have planned?

Ho tracciato molte gare per tutte le tipologie di lunghezza e su terreni molto differenti. Mi ricordo una prova di PWT a Lagonegro molto bella e apprezzata e poi anche un anno di grazia : il 2004....ho tracciato 2 prove di Coppa Italia,3 di PWT il Camp.Ita Long e quello Staffetta. Furono sempre ben accolti i miei tracciati. Un tracciato di cui vado particolarmente fiero è stato quello di Coppa italia al Passo del Faiallo: un posto veramente ostico per vegetazione e densità di particolari....diciamo un posto che non ritengo “Bello” ma che fu molto apprezzato dagli atleti grazie a tracciati che sfruttavano tutto il buono che quell'area poteva dare(specialmente da Marco Bezzi che vinse in Elitè)

Where should World of O’s readers travel to experience your courses in 2013?

Prossimo anno sarò più che altro impegnato in veste di coordinatore dei tracciati di due grossi eventi in italia: la 5 gg degli appennini in Liguria e i Mondiali Master in Piemonte. Forse farò i percorsi della coppa italia della Val Badia ma Massimo B. mi ha chiesto di invertire i ruoli (lui ai tracciati e io alla direzione gara...vedremo)

What is your work flow as a course setter? How do you start?

La prima cosa è CONOSCO IL TERRENO? Se la risposta è si penso alle caratteristiche che tale terreno offre e al tipo di gara da svolgere; se è no vado a prendere contatto di persona con l'area. Tracciare belle gare in buona misura dipende dalla bellezza/qualità del terreno....ma si può tracciare un ottima gara anche su un terreno non ottimale.
Ogni zona offre delle tipicità o delle caratteristiche da valorizzare. Occorre quindi leggere il terreno e comprendere cosa sia bello e divertente fare in quell'area: tratte corte di navigazione fine/lunghe con scelte grossolane/stare su sentiero il più possibile/evitare i sentieri il più possibile/alternare salite e discese/condensare le salite e le discese tutte assieme etc..
Altro punto essenziale è stimare la possibile velocità(agevole se l'area è già stata usata o se ha delle forti similitudini con altri luoghi-più complesso se è una nuova zona con forti peculiarità)
Una volta chiara la percezione di cosa può essere bello fare e della velocità, scelgo una partenza che offra un buon ventaglio di “uscite” e traccio grossolanamente due “giri” uno lungo e uno corto per testare se sia compatibile con tutti i tipi di percorsi. Se passa “l'esame” studio nel dettaglio i due giri facendoli diventare percorsi veri e propri. Di li creo alcuni percorsi “a braccio” senza pensare troppo ad associarli ad una categoria e cercando di farli il più differenti possibili (sia come lunghezza che come giro....ma tenendoli su una difficoltà medio alta) . Quando mi accorgo di aver esaurito le varianti (cioè mi accorgo che inizio a dover ricalcare i giri ) mi fermo e li analizzo per vedere se questi possono essere associati ad una categoria precisa. Di li, quindi, i percorsi che ho disegnato vengono adattati alle difficoltà tecniche delle varie categorie e alle varie lunghezze utili per rispettare i tempi gara.


Q: What is your best tip for setting a good course?

Pensare sempre (soprattutto per le gare di bosco) che un buon percorso non è soltanto mettere in fila tante belle tratte singole o scegliere tanti bei punti di controllo. Orientarsi non è solo trovare i punti ma godere della navigazione.

Q: What was the best course you run in 2012 – and why?

Lavorando come cartografo non sempre riesco a conciliare i miei viaggi con il calendario delle gare per cui la mia attività come concorrente si limita a poche gare all'anno. Tra queste poche gare (tra l'altro corse spesso in B) mi è piaciuta la coppa italia al lago di carezza perchè abbiamo sfruttato la zona intricata in modo intelligente (c'era sempre un attacco) e perchè quello è un posto dove è un piacere correre

Q: What is your biggest success as a runner?

Bisogna andare mooolto indietro nel tempo ,nel '93, quando vinsi al Monte Beigua un finto campionato italiano (era l'anno che i camp.ita erano stati spacchettati tra staffetta,assoluti e junior) . Io vinsi la H18 nel campionato valevole per gli assoluti ma la concorrenza era solo Andrea Rinaldi che cmq era uno dei migliori e lo distaccai di 15 min. ...feci un vero garone. La mia carriera poi si è assestata in HB dove ho colto parecchie inutili vittorie :)

What can you tell about your job as a MAPPER?

Di seguire il mio Blog :)