sabato 5 luglio 2008

Inizio

Era il 1999 quando con Guido mi cimentai a fare la mia prima carta seria per l'orienteering.
Li nacque la Guru Maps,unione dei nomi GUido e RUdi. Ad oggi solo io mi occupo ancora di cartine mentre Guido tiene viva la sua passione per l'orienteering organizzando qualche gara e girando qualche bello spot dietro la macchina da presa
Da quel momento ad oggi di carte ne ho fatte parecchie: qualcuna bene,qualcuna male,qualcuna ben pagata qualche altra mai pagata,a volte consegnando in tempo ,altre in mortale ritardo.... ho rilevato dalla macchina,di notte,dal terrazzo.....con talmente tanta neve che disegnare le forme del terreno era impossibile,con un freddo talmente pungente da incollarmi le matite alle dita,con talmente tante zecche addosso che non bastava scrollarmi ogni 10 secondi per levarmele di dosso.....praticamente non ci siamo fatti mancare nulla!

Ogni mappa rappresenta un territorio differente ed il mio lavoro/obbiettivo è quello di tradurre questa realtà nel modo più comprensibile possibile usando "l'alfabeto" dei simboli cartografici.
Non credo esista una cartina "perfetta", penso però esista una cartina comprensibile
La soggettività di interpretazione va di pari passo con la soggettività di traduzione....poi comunque siamo tutti d'accordo che un masso non possiamo segnarlo 50 metri fuori dalla sua posizione o tirare un sentiero sballato di 45°
Se pensiamo che la stessa cartina deve essere letta dal bimbo di 10 anni fino al nonno suo di 70 possiamo intuire che forse nemmeno la Gazzetta dello Sport riesce in un impresa simile.
Quantità di informazioni/densità di oggetti - Mettere ogni cosa che si vede a costo di saturare la carta di informazioni o scegliere cosa mettere e cosa no?
Rilevare pensando a Geourgeou o a un simpatico e grassottello orientista imbranato?
Il semi aperto grezzo con le righe verdi strette basterà a far capire al tracciatore di turno che quello è un posto di merda dove è consigliatissimo evitare di posare lanterne?

Da oggi cercherò di raccontarvi attraverso i miei lavori quali possono essere le risposte possibili (o quantomeno le mie) a queste domande e a tutte le altre a cui dovrò dare risposta nel corso della mia attività


buona lettura

1 commento:

Anonimo ha detto...

se il tracciatore non capisce è meglio che cambi mestiere...

il semi aperto grezzo con le righe verdi strette è la definizione di POSTO DI MERDA :-)

io lo metto quando la zona è addirittra peggio del verde3, il peggio del peggio

aguru a orimaps