venerdì 6 marzo 2009

Differenze

Qua sotto vi sottopongo la stessa area cartografata lo stesso giorno ma tradotta in due modi diversi:


9 commenti:

Anonimo ha detto...

e quale hai scelto??

Rudi ha detto...

aiutami tu......

Anonimo ha detto...

a me da un punto di vista grafico piace più il primo esempio. Ad una prima occhiata mi sembra si riescano a riconoscere più velocemente i movimenti del terreno (l'uso delle curve chiuse mi da più immediatezza).. però non avendo visto il posto la mia è solo un'impressione "visiva"!!

Anonimo ha detto...

Interessante! Trovo più leggibile il primo perchè le ausiliare nel secondo sono un po' ridondanti. Ricordo di un articolo russo che mostrava su terreni di costa sabbiosa tipo portoghesi Marina Grande come la carta diventava meno leggibile se le ausiliarie non venivano usate (come dicono dovrebbero esserlo) solo per dettagli inferiori ai 5m o intermedi tra le curve, ma anche per sottolineare l'andamento del terreno, diventando nel secondo caso a volte decisamente sovrabbondanti. Ricordo anche di aver letto di una prova simile alla tua fatta dai cechi: stesso terreno, 4 rilevatori, 4 stili di cartografia. Tutti ottimi lavori, risultati anche abbastanza diversi a seconda dell'interpretazione. BTW, trentino? Dove?

Marco

Rudi ha detto...

attendendo altri commenti non posso rivelare il luogo....basta sapere che è nel nord italia ma non in trentino
ps
marco:ci conosciamo?

Anonimo ha detto...

ovviamente no... Marco Seppi ;)

Anonimo ha detto...

hai già cominciato senza avvisarmi? ricordati che tra un pò bisogna andar su..

Cris ha detto...

Il primo secondo me permette di capire più velocemente l'andamento del terreno e generalizzarlo in modo più immediato.

Alessio Tenani ha detto...

è il continuo di Velo d'Astico?