mercoledì 26 novembre 2008

Links

Alla derecia ho attivato un link dove è possibile visualizzare alcune delle cartine da me realizzate:
http://www.flickr.com/photos/32772795@N07/show/
Invito rivolto a tutti quelli che hanno rilevato carte : segnalatemi una vostra galleria di carte in jpeg che la linko
Buona visualizzazione

lunedì 24 novembre 2008

Ceci n’est pas une pipe

"La famosa pipa..?Sono stato rimproverato abbastanza in merito. Tuttavia la si può riempire? No, non è vero, e solo una rappresentazione: se avessi scritto sotto il mio quadro: "Questa è una pipa", avrei mentito." (Magritte)

Immagine e linguaggio
Il risultato di questo accostamento fra scrittura e rappresentazione da origine ad un accostamento fra lettura e osservazione. Accostamento del tutto fuori luogo dato che l’uno tende a contraddire l’altro e viceversa, creando così un conflitto fra le due grandi facoltà della nostra percezione visiva: leggere e vedere.
Ne emerge che vi è una netta separazione fra il mondo dei segni e quello reale. Il primo non arriverà mai ad eguagliare, in tangibilità e consistenza,il secondo.

mercoledì 24 settembre 2008

Postalm

Questa è la zona da me rilevata della carta di Postalm (alpi Salisburghesi) usata lo scorso weekend per i camp. austriaci a staffetta assoluti e per i camp. Austriaci long categorie Master

Pian delle Gorre


Ecco qui la carta di Pian delle Gorre usata domenica per una gara middle

lunedì 15 settembre 2008

Verde Baviera

Prendo spunto dalla carta che sto rilevando adesso per parlare di Verde.

Qui in Germania i boschi sono parecchio "lavorati":tagli,rimboschimenti,disboscamenti più o meno giovani,boschi fitti piantati ,conifere e latifoglie separate o tutte insieme....

Una tipologia di terreno dove i 3 verdi,il bianco gli aperti grezzi e le righe non sempre riescono a dare tutte le sfumature che la realtà ci offre.

Il problema di omogeneità dell'interpretazione è serio. Le "Rules" differenziano i verdi per la velocità di attraversamento e fanno bene a essere così. Spesso però l'orientista in gara vede chessò un V2 fatto di alberi ravvicinati con tronchi traversi e pensa che in carta tutti i V2 gli appariranno allo stesso modo. Quando rilevo cerco di coniugare tra le regole e l'occhio dei runners cercando di usare un colore o combinazione di colori per ogni situazione reale ma in terreni come questo con così tante opzioni della realtà occorre pensare più alle regole che alla "comodità" dell'atleta. Diciamo che se avessi avuto 6 verdi avrei potuto collegare univocamente un colore a un tipo di vegetazione. Sfido però qualcuno a dirmi che questa scelta avrebbe semplificato la lettura!!

Allora ho ragionato in questo modo: in gara ci si muove per trovare i punti,si fanno delle scelte di percorso ,queste scelte vengono prese leggendo la carta...quindi io devo dirgli cosa?che cosa deve sapere l'orientista?

Bianco: vai via liscio senza pensieri

V1: non sei più nel "liscio senza pensieri" non riuscirai ad andare dritto dove vuoi tu a meno che non rallenti il passo

V2: Passaci attorno se non vuoi perdere tempo ed energie

V3:Non ci provare nemmeno

RL: occhio che potresti inciampare

RS: Pensi di arrivare là davanti a te ma non sarà per nieeeente facile e neppure rapido

Con questo modus operandi il verde da me usato con più ampio spettro è stato il V2 che comprendeva il bosco fitto attraversabile a fatica(classico),il rimboschimento di conifera giovane, la macchia di faggi giovani alti un metro un metro e mezzo sia nel bosco che nell'aperto(per modo di dire)...insomma tutto ciò che si poteva anche attraversare a fatica ma soprattutto che creava un netto impatto visivo alla marcia.

Nei V2 piccoli e circoscritti mi sono limitato a disegnarne il perimetro mentre le aree più grosse ho aspettato di trovare inviti ad entrare(tracce di sentiero o linee di taglio,raggi di luce che filtravano,curve di livello particolari sulla mappa o oggetti visibili) altrimenti ne restavo fuori disegnandone il contorno.







mercoledì 30 luglio 2008

LaserScan in Germany

Prima esperienza di rilievo usando come base una laserscan a 1 metro di definizione
La zona in questione si trova a pochi km da Regenburg in Baviera

Inizio con un giro per prendere visione del terreno e confidenza con il nuovo tipo di carta base. Dopo una mezz'oretta di ambientamento a cercare di comprendere come si visualizzano le informazioni mi si apre un mondo sconosciuto!!!
Mi trovo infatti difronte a una base che per la prima volta da quando rilievo per l'orienteering ha il problema di essere troppo ricca di informazioni.

Il dettaglio delle curve di livello è spaventoso (linee blu a 5metri e linee verdi a 1metro) oltre che attendibilissimo , i solchi visibili sulla base sono perlopiù o sentieri o canalette o qualche altro tipo di linea facilmente distinguibile sul terreno

Alla fine del giro di prova stimo che circa l' 80% degli oggetti lineari è presente e corretto e le curve di livello vanno semplicemente "linearizzate" ma evidenziano sempre le forme peculiari per l'ori(avvallamenti,buche,cocuzzoli,canalette,fosse e depressioni)

Le linee che mancano sono tagli di bosco recenti o piccole tracce di sentiero mentre alcune microforme del terreno (cocuzzoli disegnati con le curve verdi) nella realtà esistono ma sono decisamente trascurabili per l'ori.

Svantaggi: difficile determinazione di oggetti come le case ma per questo si fa tranquillamente riferimento all'ottima e aggiornata ortofoto; alcune radure sono mostrate dalle curve di livello verdi (Il sistema penso che sia "ingannato" dallo scalino dell'altezza degli alberi) mentre i cambi netti di vegetazione (da bosco a coltivato) si intuiscono dal "salto" delle curve da zizzagose a lineari (L'ortofoto sovrapposta in Ocad cmq ci aiuta a inserire i "gialli" mancanti o che ci fanno comodo)

Avendo lavorato anche con fotogrammetrie ad hoc per l'Ori posso dire che la soluzione Laserscan+ortofoto sia superiore per qualità delle info e dia al cartografo una quantità di punti certi eccezionale

Con questa base si può realizzare più rapidamente una carta con ottima geometria e ci si può concentrare maggiormente sulla definizione dei verdi , sull'omogeneità della rappresentazione degli oggetti puntiformi e fare un lavoro di fino sulle curve di livello

















Per questo lavoro non ho mai adoperato l'altimetro e spesso per gli oggetti è bastato lavorare di bussola


Come velocità di rilievo il risparmio è notevole: per un terreno molto simile (10 km a ovest) la mia velocità con carta base "normale" + ortofoto era stata di 120 ore/kmq (due anni fà) ora con laserscan+ortofoto è stata di 50 ore/kmq
Il rilevamento Laserscan che ho usato qui in germania è stato concesso gratuitamente dall'agenzia forestale

Un cosa decisamente gratificante per il cartografo è vedere ogni giorno zone nuove senza ripassare ogni giorno negli stessi posti e con questa base succede!!!!

domenica 13 luglio 2008

Postalm - Austria

Cartina per la prossima Chicken Cup valevole per i Campionati Austriaci long Veterani e Junior.


Nelle montagne salisburghesi una piccola località sciistica.


Era da tempo che non lavoravo a Martin Lejsek e devo dire di essere proprio contento di essere tornato a farlo. Infatti per l'autunno e per la primavera ci siamo organizzati per andare a fare assieme le carte per la OOCup 2009 in Slovenia e in Belgio per le carte della Sylvester.


Postalm: terreno alpino con delle belle spianate ricche di dettagli del terreno, bosco sempre molto pulito e abbastanza umido (paludi e corsi d'acqua)
I rilievi li ho fatti in due trance: prima a fine maggio e poi a fine giugno
Nel primo periodo ho dovuto fare i conti con l'ancora tantissima neve presente e solo negli ultimi giorni ho potuto "vedere" alcune forme del terreno prima coperte dalla neve.

La base era una Ortofotocarta non eccezionale ma abbastanza recente ,aggiunta alla carta da Sci-O con i sentieri principali abbastanza accurati (ma non troppo)

Martin mi ha dato da fare la zona meno "alpina" , quella più piatta ....decisamente divertente e stimolante (qua sotto la sci-o mappa , curve di livello e gialli copiati dalla ortofotocarta e sentieri rilevati e la mia tavoletta )


Buona la velocità di rilievo , per 1 km quadro 75 ore

Ultimo giorno di rilievi dedicato a una carta cittadina di un paesino vicino a Henndorf: Matsee

lunedì 7 luglio 2008

Il mio Kit cartografico

Bussola: Silva Type 25 ranger

Altimetro: Suunto Escape (precisione 1 metro)

Telemetro: Bushnell 400 (max distanza 400 metri ma con cavalletto!!)

Poliestere: kimoto Laser Film 0,08

Tavoletta: Compensato 5 mm di spessore , varie grandezze (la mia preferita è il 20x20cm)

Matite: 0,5 Pilot Super Grip per le colorate e 0,3 Roting per il nero

Mine: Colorate Pentel Hi-Polymer, Nero 2H Hi-Polymer

Piemonte - "Pian delle Gorre"

Prima carta rilevata in piemonte per me.
Non avevo idea del terreno che avrei dovuto rilevare fino a quando mik caraglio portandomi a fare il primo sopraluogo mi disse:"è un pò ripido ma pulitissimo"
La sintesi rende bene l'idea come un'altra sua frase: "dopo la gara di Camp in val di Primiero ormai il ripido è sdoganato!"
Andiamo nel dettaglio


Carta base: un CTR scala 1:10000 eq 10 metri in fotocopia senza griglia del nord .....commento :




Paura!!!



Solo successivamente all'inizio dei lavori è saltata fuori una ortofoto cartacea con tanto di nord scala esatta ma con curve di livello quasi sempre a 50 mt







Questa è la situazione peggiore per il cartografo: carte basi disomogenee tra loro ognuna con limiti evidenti (o per la certezza della scala o per la qualità dell'immagine). Ti trovi a non poterti mai fidare e quindi non riesci a capire se stai procedendo in modo corretto e geometrico o se in fondo quei quattro scarabocchi della base hanno un qualche "misterioso" significato .
Conscio di tali limiti geometrici ho impostato il lavoro in questo modo: alla tavoletta con su la base ho messo su il classico poliestere dove però disegnavo solo oggetti puntiformi,sentieri,limiti di vegetazione dimenticandomi volutamente delle curve.


Questo perchè le curve erano tutte da "inventare" e la cosa implica un uso massiccio di gomma per "elaborare" al meglio le forme.

Quindi concentrandomi solo su linee e oggetti potevo tenere il poliestere pulito e preoccuparmi solo della geometria della carta



Creata la rete di linee ho attaccato un secondo poliestere alla tavoletta (avevo quindi sotto il Layer degli oggetti)e ho iniziato il disegno delle forme




Ora parliamo della parte rilevata con l'ortofoto come base:
Qui le cose vanno meglio per la geometria (avere qualche limite di vegetazione aiuta a capire se stai andando bene) ma sempre deficitaria su curve di livello e punti quotati

La parte ripida della carta era tagliata da un sentiero e con il mio fido altimetro e usando sempre il doppio poliestere (1 per oggetti e uno per le curve) ho segnato i vari punti quotati ; da questi punti quotati sul sentiero ho proceduto a battere le curve di livello

















Il risultato delle mie 60 ore di rilievo e 20 di disegno qui sotto in questi piccoli "francobolli":




sabato 5 luglio 2008

Inizio

Era il 1999 quando con Guido mi cimentai a fare la mia prima carta seria per l'orienteering.
Li nacque la Guru Maps,unione dei nomi GUido e RUdi. Ad oggi solo io mi occupo ancora di cartine mentre Guido tiene viva la sua passione per l'orienteering organizzando qualche gara e girando qualche bello spot dietro la macchina da presa
Da quel momento ad oggi di carte ne ho fatte parecchie: qualcuna bene,qualcuna male,qualcuna ben pagata qualche altra mai pagata,a volte consegnando in tempo ,altre in mortale ritardo.... ho rilevato dalla macchina,di notte,dal terrazzo.....con talmente tanta neve che disegnare le forme del terreno era impossibile,con un freddo talmente pungente da incollarmi le matite alle dita,con talmente tante zecche addosso che non bastava scrollarmi ogni 10 secondi per levarmele di dosso.....praticamente non ci siamo fatti mancare nulla!

Ogni mappa rappresenta un territorio differente ed il mio lavoro/obbiettivo è quello di tradurre questa realtà nel modo più comprensibile possibile usando "l'alfabeto" dei simboli cartografici.
Non credo esista una cartina "perfetta", penso però esista una cartina comprensibile
La soggettività di interpretazione va di pari passo con la soggettività di traduzione....poi comunque siamo tutti d'accordo che un masso non possiamo segnarlo 50 metri fuori dalla sua posizione o tirare un sentiero sballato di 45°
Se pensiamo che la stessa cartina deve essere letta dal bimbo di 10 anni fino al nonno suo di 70 possiamo intuire che forse nemmeno la Gazzetta dello Sport riesce in un impresa simile.
Quantità di informazioni/densità di oggetti - Mettere ogni cosa che si vede a costo di saturare la carta di informazioni o scegliere cosa mettere e cosa no?
Rilevare pensando a Geourgeou o a un simpatico e grassottello orientista imbranato?
Il semi aperto grezzo con le righe verdi strette basterà a far capire al tracciatore di turno che quello è un posto di merda dove è consigliatissimo evitare di posare lanterne?

Da oggi cercherò di raccontarvi attraverso i miei lavori quali possono essere le risposte possibili (o quantomeno le mie) a queste domande e a tutte le altre a cui dovrò dare risposta nel corso della mia attività


buona lettura