mercoledì 27 ottobre 2010

Sinzing - Laserscan


Il 16 ottobre si è corso il Bayerische Einzelmeisterschaft Lang-OL (campionato Bavarese Long) sulla carta di Sinzing
Questa carta è stata la mia prima fatta con base LaserScan (ne avevo già parlato in alcuni post passati).Questa è l'immagine del modello digitale con sovrapposte le curve di livello (in blù quelle a 5 mt e in verde quelle a 1 mt)
Dal modello digitale si possono facilmente riconoscere buona parte degli stradoni o sentieroni presenti sul terreno così come le valli profonde o le fosse
Con questo tipo di carta base il mio lavoro si focalizzava sulla vegetazione e sui massi o pareti di roccia e la velocità di rilievo è stata grossomodo 50 ore a km quadrato

giovedì 7 ottobre 2010

Progetti Futuri

Per chi come me vive facendo carte per l'orienteering, l'autunno è un passaggio importante.
Occorre mettere "fieno in cascina" per superare la stagione invernale (sperando che l'effetto serra ci regali freddo e neve solo sopra i 1000mt).
Fino alla fine del mese sarò impegnato in Liguria....poi qualche giorno per assistere alla nascita del terzo/a pargolo.
Nel periodo Invernale ho due progetti esteri: in Austria vicino a Salisburgo (Camp.Austriaci Middle 2011) e una carta da completare in Germania a Regensburg (Arge Alp 2011).
A questi progetti aggiungerei volentieri anche altri più piccoli magari in zone urbane.....quindi se qualcuno che legge sta cercando un mappatore per Carte di Centri Storici,Parchi cittadini o mappe per progetti scolastici non esiti a contattarmi
Con la primavera si rinizia in Liguria , sempre in Val Trebbia , a completare la carta per la Long del TDR insieme con Jan Drbal,Jiri Danek and Zdenek Sokolar.
Oltre a questa carta c'è in previsione la realizzazione di due altre carte medio-piccole nel caso vengano assegnati in Liguria i Campionati Italiani Middle 2012. Le zone sarebbero decisamente interessanti : una sarebbe parte dell'area usata nel lontano 1991 per i Camp.Ita.(Colonia di Rovegno) e l'altra una zona nuova ricca di massi,rocce e forme del terreno chiamata Bosco delle Fate e con me ci sarà Martin Lejsek.
L'inizio dell'estate per ora lo tengo libero in modo da poter gestire eventuali "allungamenti" dei tempi dei lavori precedenti.
La seconda parte del 2011 sarò impegnato in progetti vicini a casa di cui ora non posso ancora rivelare i dettagli.
Se poi dovessi guardare più in là ed esprimere un lavoro che mi piacerebbe fare direi sicuramente le carte dei WMOC 2013 e quelle dei WOC 2014 :))



Cugno del Rizzo - Casa del Romano



Quest'autunno lo passerò in Liguria a preparare le mappe per il Trofeo delle Regioni 2011. La Sciatica che mi aveva colpito a fine agosto si è attenuata e comincio a sentirmi più sicuro nel mio deambulare per i prati e i boschi del Cugno du Rizzo - Casa del Romano.
I rilievi li avevo iniziati a giugno con Martin (solo pochi giorni) e li ho ripresi dal 20 settembre fino al 2 ottobre con Jan Drbal. Oggi si torna in Liguria da soli per finire la mappa e iniziare la zona nuova,quella che sarà usata per la prova individuale del TDR 2011.La carta della Staffetta sarà circa due Kmq divisi equamente tra zone di faggio e pascoli il tutto a 1400 mt.

Il luogo è assolutamente "dimenticato da Dio"....ma puoi trovarci Michele Serra che ci passa la notte durante un Trekking. Io che sono genovese e che conosco molto bene l'entroterra mai avevo scoperto quest'area decisamente splendida e selvaggia. Dal punto di vista orientistico penso possa venirne fuori un gran bella gara a staffetta: veloce,a tratti fisica e con insidie tecniche non terribili ma da stare sempre ben attenti.

Con questa carta oltre alla decennale collaborazione con Martin Lejsek , ne ho iniziato una nuova con Jan Drbal della Holiday Mappers. Ottima intesa e ottimi risultati cartografici....ci siamo dati appuntamento per la primavera prossima sempre in val Trebbia.
Sul sito (bellissimo) di Jan potrete trovare foto,sample e info varie.

mercoledì 8 settembre 2010

SABATO AGLI ITALIANI

Molti di voi si saranno accorti che io non sono un assiduo frequentatore dei campi gara.....effettivamente non è semplicissimo far coincidere gli impegni cartografici con il calendario delle gare, se poi si aggiunge che i fine settimana liberi sono l'occasione per riabbracciare la famiglia e seguire (magari allo stadio) il Genoa.......
Sabato sarò presente ai campionati italiani. Doveva essere anche l'occasione per competere ma una fastidiosa Sciatica (dolori da neo-master) mi ha fatto desistere.
Sarebbe bello per me confrontarmi con voi sulle carte da me rilevate per questa stagione (Sassofortino e Pennicina su tutte) per conoscere le vostre impressioni positive/negative.
Chi mi conosce non avrà problemi a trovarmi.....per quelli che non mi conoscono mi possono trovare in "zona" Orisport (Tiziano).
Per chi volesse sottopormi progetti cartografici posso dire: venghino venghino :) (se poi con voi portate carte basi e quant'altro....posso fare anche preventivi di massima)

(nelle immagini: Gallipoli 1:4000 anno '05 ; Foresta Umbra 1:15000 anno '04)



domenica 5 settembre 2010

mercoledì 23 giugno 2010

Mauterndorf

Questo è il mio terzo lavoro per il club austriaco di Henndorf
( http://migration.henndorf.at/ol/ ) conosciuto ai più per avere tra le sue fila Lucie Bohm
(
http://en.wikipedia.org/wiki/Lucie_B%C3%B6hm ) e per i trentini per l'annuale gemellaggio che va avanti da moltissimi anni.L'area della carta si trova tra partenza degli impianti di risalita e il centro abitato di Mauterndorf. La zona è un tipico terreno alpino con conifere e pascoli che dal fiume si impenna verso una ripidissima e impraticabile costa.I primi di giugno è stata usata per una staffetta regionale salisburghese.Io ho rilevato la zona ovest e Martin Lejsek quella est
Come base avevamo a disposizione l'ortofoto (datata 2001) e una carta tecnica con equidistanza 20 metri tra le maestre con semi curve da 10 metri e ogni tanto 5 metri.
Il mio pezzo di circa 0,5 kmq l'ho risolto in 60 ore di rilievo; non una grande velocità dovuta principalmente al poco aiuto delle curve della base e a condizioni meteo molto invernali che raramente ti concedevano quattro ore di fila asciutte.In più per la zona più a nord e quella delle pista da sci non avevo curve di livello del tutto
Come abitualmente mi accade quando la base non è granchè ho usato due fogli di poliestereQuesta invece è la foto di un geologo incontrato nel bosco. Come si può vedere gli stumenti del mestiere sono abbastanza simili a quelli del cartografo: tavoletta , ortofoto
In autunno sarò nuovamente in Austria con Martin per realizzare sempre per l'Asko Henndorf la carta dei campionati austriaci middle 2011.....con base laserscan pero!

lunedì 21 giugno 2010

Monte Penna 2010


ieri si è corsa una gara middle sull'impianto Monte Penna in Val d'Aveto. La carta di gara era una revisione della carta datata 2000 rilevata da Janos Soter e altri due ungheresi. Io conoscevo molto bene la zona che al tempo avevo "scovato" e sulla quale avevo organizzato insieme a Guido un campionato italiano "Corta Distanza".
Per questa gara gli organizzatori mi avevano chiesto di predisporre i tracciati e di aggiornare la carta "scaduta" (dopo dieci anni un impianto perde il marchio)
Così trovandomi a rilevare nella vicina val Trebbia ho dedicato una giornata al fettucciamento e alla revisione del Monte Penna. La mia aspettativa era quella di muovermi in carta a fettucciare i punti e all'occorrenza fare le necessarie correzzioni di una carta che mi ricordavo (erano 6 anni che non la bazzicavo) di ottima qualità. Devo dire che il giudizio generale sulla qualità dei rilievi 2000 ha subito qualche cambiamento. La cosa che subito mi è saltata agli occhi è che se avessi voluto dare alla nuova versione 2010 un rilievo "attuale" non mi sarebbe bastata una giornata di lavoro.....mi spiego: il rilievo 2000 era ancora ottimo per quanto riguarda posizionamento degli oggetti e generalizzazione dei sassi (per questo punto potrei usare anche la parola ECCEZZIONALE) ma per quello che concerne il disegno delle curve risultava fin troppo "morbido", molto più vicino a uno standard 15000 che ad uno standard 10000 sul quale siamo abituati a correre recentemente.
Ho scelto (per ragioni di tempistica e di costi) di non stravolgere il rilievo 2000 e mi sono limitato a sagomare quando proprio era necessario la carta mantenedo quindi l'approccio "15000" originale e sistemando i piccoli cambiamenti occorsi e correggendo alcune dimenticanze (es.una parete di roccia di 10 mt. di altezza dimenticata nel 2000)
Questa giornata di rilievi/aggiornamento mi ha fatto molto riflettere su come sia cambiato il modo di rilevare nell'ultimo decennio e su come il 10000 e le gare middle abbiano spostato molto la visione dei cartografi da una lettura/traduzione grossolana ad una lettura/traduzione molto fine e particolareggiata del terreno.Spero che questo punto stimoli i lettori del blog a dare un contributo
Per quanto riguarda i percorsi cito dal sito FISO : "
Percorsi molto tecnici quelli disegnati da Rodolfo De Ferrari, sarebbero stati sicuramente degni anche di un Campionato Italiano"....mi era stato detto che avrebbe partecipato la nazionale giovanile e molti atleti delle regioni limitrofe e ho pensato di progettare percorsi "demanding" sia tecnici che fisici; non essendo stato presente il giorno della gara non ho feedback diretti ma guardando i tempi sulle classifiche posso solo dire ai partecipanti che possono tranquillamente sfogarsi qui sul blog.

mercoledì 19 maggio 2010

Penicina. Quando la base non aiuta

Già lo scorso giugno scrissi a proposito della carta dell'imminente coppa italia di questa domenica ( http://orimaps.blogspot.com/2009/06/piano-perduto-pennicina.html ).
Queste sono le tavolette iniziali dove abbiamo tirato le linee guida della carta (sentieri,linea elettrica ) e sull'altra i punti quotati (determinati dall'uso dell'inclinometro)E superfluo dire che tutto questo lavoro di misurazione non è la prassi quando si ha in mano una base con eq.5 metri di medio/buona qualità (quindi punti quotati attendibili e curve di livello che mettono le forme descritte al posto giusto)Nel valutare una base buona (un C.T.R. italiano) nessuno pretende che le curve di livello siano "pronte" per una carta da orienteering ma che almeno se segnano VALLE quella VALLE ci sia!!!Quando ero alle prese con questo lavoro imputavo la scarsezza della base al fatto che fosse zona di confine regionale in un area sperduta (da notare l'eloquente toponimo "piano Perduto"),ma poco tempo dopo ho lavorato a una decina di Km più a sud sempre a cavallo del confine e sempre in lombardia e la base nonostante i suoi 10 mt di eq. "funzionava"Dopo il lavoro preliminare di linee e quote lungo le direttrici arriva il difficile: disegnare i movimenti del terreno. La difficoltà sta nel fatto che tu ti stacchi dal tuo punto quotato per collegarlo al successivo per lunghezze di 100/200 metri usando in modo "oggettivo" la propria sensibilità (fortunatamente la zona è ricca di canalette di terra o d'acqua per cui nello sviluppo della costa non dovevamo andare alla "cieca" per più di quella lunghezza).
Diciamo che è stata una sfida stimolante e appagante ma se l'area fosse stata di 10 km quadrati ci si usciva matti (del resto un'altro toponimo della zona è "Case Matti")Il kilometrino quadro di aggiunta alla carta già esistente ( http://penicina2010.blogspot.com/2010/05/carta-2006.html ) vi apparirà più bianca e con un orografia più minuta.Il bosco è di faggio ma non ha la stessa faccia di quello Livatese.A mio parere è un gran bel terreno per una middle e il livello di concentrazione deve stare sempre molto alto
In futuro con l'aggiunta del versante Emiliano dell'area e della revisione completa della carta "Sassi Neri" andrebbe bene anche per un campionato Long o magari per una più giorni internazionale utilizzando per altre tappe la carta del Brallo (alpe adria 2010) che si trova a pochi chilometri.Foto sopra:vista dell'area da Piano perduto ,sullo sfondo le antenne del Monte Penice
Foto sotto: il cartografo si interessa dei problemi del mondoP.S.
Ricordo a chi fosse interessato che regalo un Telemetro usato ( http://orimaps.blogspot.com/2010/04/telemetro-rangefinder.html )

mercoledì 28 aprile 2010

Piccoli Trucchi

Per ogni mappatore il momento della preparazione della Tavoletta è una sorta di rito.
Ognuno ha il proprio e ognuno ha una sua tecnica.
A me capitava spesso che la carta base applicata sulla tavoletta si andava a bagnare con la vegetazione bagnata o più facilmente con la pioggia oppure che il poliestere opacizzasse troppo la base non permettendo una buona visione.
Con tentativi successivi e grazie a qualche evento fortuito sono arrivato a degli accorgimenti che minimizzano gli effetti spiacevoli descritti poco fà.

Carta base "umida":
fisso la carta base alla tavoletta con nastro adesivo (cartato o trasparente) su un solo lato (quello corto) , ritaglio un pezzo di carta adesiva trasparente a rotoli (vedi foto sotto) di una dimensione maggiore della tavolettaA questo punto la applico sopra la carta base partendo dal lato fissato prima aiutandomi con un righello in modo da appiccicarla liscia senza fare bolle e la ripiego sul lato posteriore della tavoletta
In questo modo ho impermeabilizzato la base e non avrò da temere nè la pioggia ne l'umidità.
Questa pellicola ha anche la funzione di rendere più "lucida" la carta base......ma si può fare di più...

Base Opaca
Questa "trovata" è nata casualmente.Era la prima volta che utilizzavo la base Laserscan e nonostante la pellicola adesiva il mio poliestere sul quale disegno mi "nascondeva" le piccole ombre o le incisioni meno pronunciate del modello digitale (immagine quà sotto)L'aiuto è venuto dal cielo sottoforma di pioggia: infatti l'acqua che si era infilata sotto il poliestere rendeva nettamente più chiara e lucida la carta base.
Quindi adesso ogni mattina prima di iniziare i rilievi metto la tavoletta sotto il rubinetto dell'acqua e ci "accomodo" sopra il poliestere (che fisso con del bel nasrto telato solo da un lato)
Purtroppo questa procedura non posso adoperarla se uso due layer perchè andrei a bagnare il "disegnato" rischiando di sbavarlo o cancellarlo.
Quando lavoro con base Laserscan però ad oggi non ho mai avuto bisogno del doppio layer quindi questa soluzione è veramente utilissima

lunedì 26 aprile 2010

TeleMetro - RangeFinder

L'oggettino quà sopra è il TeleMetro che ho acquistato l'autunno scorso; rispetto al Bushnell che ho usato dal 2001 al 2009 ( http://orimaps.blogspot.com/2008/07/il-mio-kit-cartografico.html ) è dotato di inclinometro.
Oltre a dare la distanza questo ti dice anche la differenza di quota tra il punto di osservazione e l'obbiettivo
Questo Tool è molto utile quando la carta base è scarsa su curve di livello e punti quotati.

Chi fosse interessato ad avere a gratis il mio vecchio strumento mi contatti.
Da sapere : lo sportello della batteria è rotto ,quindi occorre applicare due fili alle polarità che vadano alla pila (9v). E' un operazione abbastanza semplice ma necessaria visto che senza lo sportellino la pila non è fissata ai poli e quindi non fà contatto



lunedì 22 marzo 2010

Sassofortino - Tavolette

Questa è la tavoletta dell'inizio dei rilievi(un piccolo antipasto): era la zona di confine tra la mia parte e quella di Martin. Ho iniziato con un layer unico ma ho capito che nel proseguio dei rilievi mi sarebbe stato più comodo usarne due distinti (oggetti/curve di livello e verdini sopra i sassi)

Poi sono passato al cuore della carta : l'area attorno ai campi sportivi. Due layer
Questa è la mia parte alta di carta.
Poi la zona dei prati al bordo sud

E per ultima l'area urbana

Tutto il rilievo è fatto in scala 1:5000


domenica 14 marzo 2010

Omogeneità - Sassofortino

Spesso si parla di omogeneità riguardo alle carte da orienteering.
Conversazioni e contestazioni per essersi trovati un masso alto 1 metro segnato e un altro di 2 metri "dimenticato".

Ci stà,succede...ma pongo una questione:se quello alto un metro ha un carattere da orso e quello di due è un bufalo in una mandria?
Io credo che in una carta sia sì importante essere omogenei (dando al concorrente un "anticipo"nel tradurre la cartina) ma anche "contestualizzare" in modo differente un tipo di informazione.
Il terreno di gara non sempre è omogeneo di suo e quindi ti mostra gli stessi ingredienti in modi differenti e quindi i simboli spesso "non bastano" ha rendere tutte le sfaccettature della realtà.
Facevo un discorso simile tempo fà parlando dei verdi nelle carte "germaniche" (http://orimaps.blogspot.com/2008/09/verde-baviera.html )

Il cartografo quindi è spesso chiamato a tradurre complessità usando parole chiave standard limitate
Penso che una delle abilità di chi fa carte stia proprio quella di far "annacquare" gli standard per evocare nel lettore un "anticipo" possibile.

Molto importante è vedere il terreno nella sua omogeneità prima di mappare(cioè prima di tradurre) e ricordarsi ,una volta iniziato, non di perseguire una forzata omogeneità ma una dinamica valutazione.
Questi discorsi certamente decadono per tipologie di terreno dove mancano le complessità o dove a queste si può rispondere agevolmente con le opzioni garantite dalla simbologia.
Terreni come Sassofortino (per esempio......casualmente :) ) nonostante i 2 kmq scarsi
richiedono una costante attenzione al confronto carta/realtà e non ti concedono grande "anticipo".
I "gorillai" di nero sono stati risolti(nella loro interezza) in modi peculiari a seconda se stavano
tra i castagni o tra i pini,nel piano o nel ripido...
Ho parlato troppo.......è che il Genoa ha fatto 5 gol e allora mi emoziono

venerdì 12 marzo 2010

SASSOFORTINO

Foto d'epoca del "SASSOFORTE"

Già nel nome della carta teatro della prima prova di Coppa Italia 2010 c'è una parolina che evoca per gli orientisti un oggetto assai noto: SASSO
Appena avrete in mano la carta forse vi verrà da chiamarla Fortino di sassi!!!
La Maremma era una zona poco battuta dagli orientisti e questa carta sicuramente rappresenta un buon inizio per conoscerla.
Il mio sopralluogo risale allo scorso agosto insieme a Massimo e suo padre. Oltre al gran caldo e una vegetazione "aggressivissima" rimasi favorevolmente impressionato dalla presenza di ogni tipo di formazione pietrosa e da un interessante sviluppo della conformazione orografica.
Sapendo che la gara si sarebbe svolta a fine inverno si decise di aspettare l'autunno per i rilievi in modo da rendere la vegetazione il più vicino possibile a quella presente x la gara.
La zona Ritrovo/Arrivo


Il primo "assalto" insieme a Martin è dello scorso novembre,una decina di giorni per entrare nel nostro "inferno" di nero (inteso come colore cartografico).
Ottima carta base, probabilmente un laserscan con una densità di punti non altissima ma decisamente affidabile (eq. 1 metro).
La prima questione da risolvere è stato decidere il limite da usare per il bosco bianco; buona parte della carta è un castagneto molto percorribile e con ottima visibilità che però sfuma rapidamente in qualcosa di altrettanto percorribile ma con visibilità inferiore.Lo spettro del BIANCO è stato tenuto piuttosto ampio per dare al VERDE UNO una sua peculiarità e distinguibilità maggiormente immediate.
Il "Bianchissimo"


Il Bianco



e via verso il verde

La seconda grande questione era il NERO. Una risposta definitiva l'abbiamo data solo alla seconda tornata di rilievi in gennaio


L'enorme quantità di sassi e forme rocciose richiedeva da parte nostra una scelta il più possibile utile per una gara Middle. Considerando che il terreno è da collocarsi tra quelli "lenti"a prescindere abbiamo cercato di mettere a disposizione del "lettore"quante più informazioni riconoscibili a una velocità di corsa non massimale . Probabilmente se avessimo generalizzato di più avremmo banalizzato di molto la carta...una distesa di triangoli e puntinato nero buono solo per essere attraversato ; si badi che nonostante tutto il dettaglio di nero che vi troverete in carta si è comunque generalizzato!!
Generalizzare è una parola che ricorre spesso parlando di carte ed è molto complicato trovarne il grado che accontenti tutti (che poi di questi "tutti" non in molti sono stati da tutte e due le parti della barricata).
Il lavoro poi è stato concluso con una terza discesa per un totale di 80 giornate di lavoro in due (40 a testa). Estremamente lento visto che per valutare bene cosa segnare occorreva studiare gli oggetti da ogni angolo visuale per decidere cosa e come "fotografare" sulla carta
Siamo soddisfatti del risultato ottenuto e gli apprezzamenti dell'omologatore e dal tracciatore ci rendono fiduciosi che anche agli atleti possa essere gradito.

Per concludere due immagini: una seria e l'altra giuliva