Ore 20 del 10 novembre: cena con lo
staff. Tra spaghetti,pesciolini fritti e vino rosso cerco di capire
quanto mi bagnerò il giorno seguente. Con le previsioni di marea a
110 cm mi dicono l'acqua alta interesserà la zona di s.marco e
piazzale roma e in generale interesserà il 30% di venezia. Io non so
ancora la zona che andrò a posare di li a poche ore.
Ore 23.30: prendo possesso delle
lanterne da posare e della carta. Poserò la zona tra il ponte
dell'accademia e piazzale roma e poi accenderò le stazioni tra
l'accademia fino a s.marco. Mi bagnerò i piedi.
Ore 00.00: preparo rete e materasso e
sacco a pelo con sopra coperta di pile di Hello Kitty prestatami
dalla mia bimba giulia (anna non ha voluto prestarmi la sua delle
Winx). Sveglia impostata alle 5.43. Mi metto maglia termica e
pantaloni tuta di nylon per dormire (l'anno prima avevo avuto freddo
solo in maglietta e mutande)....sono già vestito per il mio giro.
Ore 00.05: sigaretta della buona notte
e nanna
Ore 05.19: apro gli occhi e controllo
l'ora, capisco che non c'è tempo x riaddormentarmi ma rimango a
letto pensando alle previsioni della marea e che forse con la
partenza alle 10.00 la gara potrebbe essere “asciutta” per tutti
Ore 05.43: al primo bippino della
sveglia la disattivo x non svegliare jan , esco dalla branda infilo
le scarpe,felpa vado in bagno, poi giacca di goretex zaino con
lanterne e via
Ore 05.53: esco dal palasport e tutto è
molto tranquillo nel vicolo, secondo le previsioni dovrei vedere
l'acqua alta in zona s.marco. Uscito dal vicolo capisco che non stà
piovendo ma c' un bel vento che arriva dal mare e porta in riva delle
onde decise che però rimbalzano sulla riva
Ore 05.57: al secondo ponte sulla riva
in direzione s.marco comincio a vedere che le onde vogliono invadere
la riva
Ore 06.00: all'altezza del monumento le
onde stanno vincendo la loro battaglia e l'acqua invade parte della
riva.
Ore 06.05: sono a s.marco e come da
previsioni l'acqua la ricopre. Il picco è atteso per le 8/8.30 . Mi
pare tutto nella norma e non mi preoccupo mentre inizio a camminare
sulle passerelle.
Ore 06.10: piedi a bagno. Ci siamo... i
miei piedi conoscono per la prima volta l'acqua alta....freddina ma
la scarpa running super traforata ha il pregio di non inzupparsi .
Ottima scelta ,penso, e arrotolo al ginocchio la braga di nylon ultra
leggera ad asciugatura ultra rapida.....grande rudi ,abbiamo
azzeccato la scelta vestiti
Ore 06.15: sul ponte dell'accademia
inizia a piovere e mi aspetto di passare in una zona della città
dove la marea non invade le calli......azzarola.....non è proprio
così ma sono ancora sereno e fiducioso delle previsioni
Ore 6.20: poso la prima lanterna
Ore 6.25: la pioggia si fa più
insistente e c'è acqua alta in quasi tutte le calli ma sempre ad
altezza piede/caviglia
Ore 6.45: ok che non siamo ancora al
picco ,ok che non conosco la velocità del fenomeno delle maree, ok
tutto quello che voglio......ma camminare ora è più difficile e la
mia fiducia sulla previsione inizia a vacillare
Ore 7.00: ripasso in un punto dove ero
transitato 30 minuti prima ed ufficialmente il mio pensiero si
riassume in un “belin......è merda”.....foto alla mia
gamba”guarda quant'acqua c'era” per farla vedere alle mie bimbe
Ore 7.30 posa finita , ripasso il ponte
dell'accademia e vado a fare l'accensione.......”belin belino.....è
merda merda!” foto bis alla mia gamba ”guarda quant'acqua c'era”
Ore 8.00 sono in piscina s.marco
,cammino sulle paserelle a pelo d'acqua che iniziano a galleggiare
“minchia....queste non dovrebbero galleggiare!!!!) foto tris
”guarda quant'acqua c'era”....un pelo sotto il ginocchio
Ore 8.03 raggiungo la riva : le onde
spinte dal forte vento di scirocco fanno impressione....cerco di
pensare positivo …..il picco è vicino poi tutto cala.Decido di
passare per un'altra zona di lanterne per vedere la situazione e poi
andare in partenza.
Ore 8.30: acqua alta ovunque, capisco
perchè tutte le calli hanno la pietra bianca sulla sponda....sono
sul ponte che porta al campo della partenza dove staziona la squadra
organizzatori. Altri sono seduti sulla spalliera delle panchine con i
piedi a bagno sulla seduta.
Il primo pensiero è: cazzarola....quà
prima delle 10 non si parte
I tre grandi gazebi hanno il top
montato e coprono l'attrezzatura ma il vento è forte e non sono
stati “issati”.....non ho il coraggio di chiedere agli addetti
quello che pensano....
Ore 8.35: dopo 5 minuti di studio della
situazione chiedo a sandro: “allora, come la vedi?”....non dice
nulla ma la testa ondeggia per uno sconsolato no......non se ne parla
proprio
Ore 8.45: un addetto mi parla di un
“isola”.....il vicolo di accesso al campo allagato(acqua al
ginocchio) è sopra il livello dell'acqua e lì c'è parcheggiato un
carretto con un gazebo 6x3 di quelli ad apertura telescopica e tutte
le carte di gara.
Ore 9.00: provo con sandro ad
immaginare di costruire la partenza nello slargo del vicolo
utilizzando solo il gazebo 6x3 ma in tempo zero capiamo che possiamo
solo usarlo per coprire le carte e che le quattro linee di partenza
previste richiedono più spazio di quello che fisicamente ci offre la
calle....e cmq niente e nessuno sarebbero stati coperti dalla pioggia
insistente che non smetteva di scendere. Li la partenza fatta con i
crismi progettati non ci stà
Ore 9.15: il direttore gara ci
raggiunge nel vicolo....timidamente chiede se li si posso mettere in
piedi la partenza.......negativo
Ore 9.17: mi ricordo di una discussione
con galano tempo addietro sul tema “pancinstart”...io la trovavo
alquanto inutile per una gara con normale grilgia di
partenza......APPUNTO.....griglia di partenza.......e se svoltassimo
per eliminarla?
Propongo la “pancinstart” a gianni
e gli chiedo di parlare con gli addetti al cpu......parlo con qlc al
telefono,gli chiedo se sono in grado di “svoltare” sulla
pancinstart ma mi dice di no......saluto.....ma mi pare strano,galano
mi diceva che era una cosa semplice, bastava avere delle stazioni
programmate “start”....chiedo a gianni di riprovare a
chiedere,anche a lui fa strano che non si possa fare......al telefono
parla con l'addetto cpu e gli dice: “ma dai,la pancinstart!..quella
che fanno al tour Trevigiano!!!!”.....mi passa un altro addetto che
mi dice che si può fare! Olè.....c'è una speranza che si possa
montare una partenza “di fortuna”.....il massimo allo stato delle
cose.....e cmq sempre con il dubbio sul fatto di far partire
realmente la gara.
Ore 9.27: mi tuffo verso il palasport a
prendere le stazioni di Start mentre nel vicolo si issa il 6x3
Ore 9.37: mi danno le stazioni in un
sacchetto di carta....gli chiedo sorridendo se è una presa per il
culo.....no....quello c'è.....ok ,cercherò di salvarlo dalle
intemperie. Mi avvisano che la prima partenza è dichiarata alle
10.00
Ore 9.43:correndo verso la partenza
incrocio il dir di gara che sconsolato mi dice che occorre valutare
la situazione sicurezza prima di decidere se partire
Ore 9.49: sono in partenza con gli
start, il gazebo è mezzo per noi e mezzo per gli audaci e ottimisti
orientisti che si riparano dalla pioggia. Il delegato ci chiede x
telefono come siamo messi: gli dico “malissimo” ma volendo fare
la gara alla pancinStail qualche speranza di metterla su l'abbiamo.
L'acqua è sempre li bella ferma …...ci aggiornano che alle 9.30 la
marea era a 150cm (+ 40 rispetto alle previsioni e un ora più tardi
del momento del picco previsto)
Con il delegato si decide di
posticipare alle 10.30 dandoci quella mezz'oretta per capire se ci
siano le condizioni generali per dare il via al
MeetingOrieteeringVenezia
Ore 10.00: la magia: in partenza siamo
12/15 persone, con noi ci saranno una quarantina di concorrenti, il
gazebo è montato, hanno recuperato da sotto i gazebi del campo i
tavoli,le carte sono impacchettate e all'asciutto,abbiamo le stazioni
per il pancinstart........”dai ragazzi...proviamoci....sarà dura
ma possiamo farcela!!”.....in due minuti in quel vicolo tutti si
sono mossi con una sincronia naturale e lucida e in 5 minuti 5
eravamo ai posti di “combattimento” per lanciare la gara.
Tra le 10.05 e le 10.30: 25 minuti di
frenetiche consultazioni telefoniche con l'arrivo, tensione e
paura,4000 persone venute da ogni dove per la gara,l'acqua ancora a
livelli incredibbbbbili,i concorrenti di fronte a te al freddo ed ora
fuori dal gazebo ad aspettare......tante emozioni.....poi una
telefonata che darebbe il via alle partenze......ancora qualche
dubbio …....un altra telefonata chiedendo”ma siete
sicuri?....iniziamo con le partenze?” e via......”hey
guys......we have some problem with the water today.......but now we
START!!!!” applauso liberatorio , spiegazione della partenza
“without start list” e che gara sia!
Tra le 10.30 e le 11.45 : l'eccitazione
di aver fatto partire la gara non coinvolge solo noi dello staff ma
anche i concorrenti. Sorrisi e complimenti per la nostra tenacia ci
fanno tener duro e continuare a sperare che la marea decida di
scendere. Qualcuno ha fretta di partire per poter fare la gara ancora
con l'acqua alta,altri indossano goliardicamente braccioli e
boccaglio.
Tutti si rendono conto che essere
riusciti a far partire la gara è stato un azzardo ma in fondo tutti
lo volevano, tutti erano li per questo......gli altri sono rimasti a
casa o in albergo.
Intorno alle 12.00: arriva una voce di
possibile interruzione per motivi di ordine pubblico.......guardiamo
dietro l'angolo del vicolo e vediamo ancora un sacco di
persone.....per noi della partenza l'obbiettivo è quello di farli
partire prima che possa arrivare l'amara decisione. Allora cerchiamo
di accelerare le operazioni, raddoppiamo gli sforzi
dalle12.25: mi comunicano che dobbiamo
interrompere. Lo dico allo staff senza farlo trapelare alle persone
in attesa. Sommessamente cerchiamo di valutare se in pochi minuti sia
possibile smaltire almeno le persone in attesa.....sono troppe,
avremmo bisogno di troppo tempo. Blocchiamo le partenze senza dire
nulla.......dovrò essere io a comunicare lo stop. Ho un nodo in
gola,guardo la gente in attesa e non trovo il coraggio,riapriamo il
cancello ancora per un attimo,pochi istanti dopo lo richiudo voltato
di spalle alla gente per non guardargli negli occhi e facendo quindi
partire le persone che prima avevo distintamente visto nelle prime
file,l'ultimo ad entrare non può sapere di essere l'ultimo a partire
e gli sussurro “you are a lucky guy.” “why?” mi dice....”in
few hours you'll understand why”.....telefono all'arrivo sperando
che mi dicano “no era uno scherzo....continuate pure...”. Niente
da fare ….bisogna stoppare......con delle serie difficoltà e in un
inglese turbato dall'emozione riesco ad esprimere il basico concetto
che non sarebbe più partito nessuno da quel momento. Brutta
sensazione sentire le imprecazioni degli “stoppati” feriti e
delusi. Chi chiede di partire in massa,chi vuole subito i soldi
indietro,chi pretende la cartina. Io e tutti gli altri della partenza
trincerati dietro ad un tavolo e ad una transenna balbettando
“stop...no more starts”
Giustamente vogliono subito le cartine
ma non possiamo organizzare un sistema decente di distribuzione e
rischiamo l'ammucchiata selvaggia......i concorrenti non ci
stanno,sono troppo delusi e vogliono SUBITO qlc x alleviare il loro
disappunto. A fatica tengo duro nell'invitarli a prenderle di li a
poco al palasport,anche gli altri dello staff capiscono che giusta o
sbagliata sia stata la mia decisione quello è stato detto....non
faccio a tempo a girarmi che federica ha già ammucchiato le carte e
si dirige spedita al palasport:grandissima!
Apriamo la transenna per consentire il
deflusso non solo all'indietro...qualche supersaggio cerca di
spiegarci come avremmo potuto fare le cose in modo migliore....ma non
è proprio il momento di ascoltare prediche....dopo tutto l'impegno e
il coraggio(forse incoscienza) ci servirebbe anche a noi un qualche
conforto!
Grazie a tutti di cuore ,staff e concorrenti.....ieri abbiamo vissuto una giornata "eccezziunale veramente"
15 commenti:
quando sono arrivato in partenza, avevi gli occhi di uno che si è appena fatto di (molta) coca. Guardo ora il mio bigliettino degli split, mi dice "start time 2:25:46
immaginando che il pancinstart fosse ancora impostato sulle 10, vuol dire che sono partito alle 12:25
quindi già sapevi
e allora capisco gli occhi
grazie di tutto!
(ma poi un giorno ci spieghi anche come hai fatto a progettare i tracciati?)
Grazie anche da parte mia e di Giulio... questa la racconto ai nipoti, futuri figli di mio fratello...
Silvan, certe cose non direl neanche per scherzo!
Figli di Fabietto, Dio ce ne scampi!!!
Io sono tra le persone che ieri non hanno corso e fino a qualche minuto fa ero ancora arrabbiato. Dopo aver letto questo reportage però mi sento davvero sollevato!
Grazie Rudi e a tutti coloro che ieri hanno fatto il possibile.
Raus
Carissimo, ho letto il tuo racconto, rivivendo i difficili momenti di ieri, che anchì'io ho vissuto, ovviamente da concorrente che ... si è fatto il giro con la mappa, ma senza correre, indossando massicci stivali da pescat-ori! Ci sono tante cose da dire ma prima di tutto voglio ringraziare te e tutti gli organizzatori che in una situazione simile hanno comunque tenuto duro. Grazie ragazzi siete stati fantastici!
Se però, ripenso ai ferocissimi commenti dei veneziani al passaggio degli orientisti (qualcuno sembra abbia addirittura picchiato un corridore) ed aver letto quanto scrivono i giornali locali oggi, e dopo aver avuto notizia delle innumerevoli telefonate di protesta giunte in comune, e mi preoccupo che la gara di venezia sia arrivata al capolinea (ovviamente spero di no essendo stato uno dei due che nel 1983 (?) hanno "salvato" questa gara dallo stop che il CISO aveva deciso quell'anno). Da qualche anno insistito con Piero perchè sposti la gara di notte, con partenza alle 22 o addirittura a mezzanotte,senza negozi aperti, senza veneziani che escono da messa, e con pochi turisti in giro e poi ... via fino all'alba! Niente da fare, né scontri con i passanti, né articoli ferocissimi contro di noi, né lettere dei veneziani contro la nostra gara , nè l'acqua alta più eccezionale degli ultimi ann sono riusciti sino ad ora a far cambiare idea a Piero, e così siamo arrivati a questa "marea" che ci ha travolti. Se dal vostro punto di vista posso proclamarvi vincitori, in generale l'orienteering ha perso, per non aver saputo riconoscere l'eccezionalità della situazione e non essere riuscito a fermarsi in tempo. Capisco i problemi economici che ciò avrebbe comportato, capisco i disagi per chi organizza e sente la pressione di chi pretende a tutti i costi il servizio promesso, ma anche la serie A del calcio si ferma se il campo è allagato! A volte è meglio rimetterci un po' che rimetterci tutto! Ora spero che non ci siano conseguenze a quanto è accaduto e soprattutto spero che il prossimo anno il comune dia ancora il permesso per organizzazione il 35° meeting internazionale di orienteering a venezia, la gara in città più bella del mondo... che per quell'anniversario spero si illumini delle luci del Canal grande e della luna!
Walter Peraro
@dario:magari al prossimo corso tracciatori di inizio 2013 che terrò in liguria :)
@walter: mi soffermo su un tuo passaggio: "Se dal vostro punto di vista posso proclamarvi vincitori, in generale l'orienteering ha perso, per non aver saputo riconoscere l'eccezionalità della situazione e non essere riuscito a fermarsi in tempo"
non penso si possa parlare di vincitori e vinti.Con il senno di poi si può dire tutto e il suo contrario ed avere ragione. Domenica qualunque scelta sarebbe stata coraggiosa e avrebbe scontentato qlcuno...è un esercizio sterile. Sicuramente occorre trovare una soluzione per rendere il MOV meno invadente . Personalmente vedrei bene una partenza fissata alle 7.30 am e un tetto alle iscrizioni intorno ai 2500, gara elitè con posti riservati secondo il ranking iof e un certo numero di wild cards. La gara di notte implica cmq dei rischi per la sicurezza che con la luce del giorno sono molto attenuati. Per l'acqua alta c'è poco da fare,prevedere,sistemare,decidere....è la variabile "venezia" alla quale non si comanda.
@Dario: sui pc la partenza era stata impostata alle 10.00 (per fare bene eventuali conti). L'ultima stazione start è stata punzonata alle 12.48 circa.
Caro Rudi, qui non si parla del senno di poi, ma del senno di prima. L’acqua alta era stata annunciata con giorni di anticipo e quindi, a mio avviso, sarebbe stato doveroso un rinvio, come accade in tutti gli Sport quando le condizioni non lo permettono. E adesso chi lo dice ai Veneziani, al Sindaco, ai negozianti che ci siamo sbagliati, che non lo faremo più, che chiediamo umilmente scusa? Quelli purtroppo ci hanno definitivamente segnato sul libro nero e andare a chiedere una loro collaborazione in futuro è semplicemente un’utopia. Io ho smesso di correre a Venezia due anni fa, proprio perché non lo ritenevo più opportuno: perché non è giusto spintonare i passanti, perché non è giusto mettere in pericolo l’incolumità delle persone, perché a Venezia non siamo più visti di buon occhio (per usare un eufemismo). Purtroppo l’organizzazione, il Comune di Venezia, la Fiso, si sono dimostrati ciechi in questo frangente, non pensando oltretutto alle conseguenze future. E poi scusa: ma come si fa a confidare sul buon senso di un atleta in gara? Quello pensa a correre per vincerla la gara, non viene a Venezia per farsi un giro in centro (come invece ha fatto Walter)! Ma ti sei letto cosa scrivono sugli altri blog? Cito:
“... potrebbe esserci un pò di buon senso e sopportazione in più. Anche perchè se so che c'è l'acqua alta io, ipotetico veneziano, guarderò di non uscire di casa con abbigliamento firmato D&G, Gucci o chissà quale altra marca fica.“
“... sembra che ci siano state delle lamentele da parte di qualche (probabilmente tanti) passante checca che non voleva inumidirsi le scarpette riguardo al fatto che gli orientisti passando, bagnavano loro e i loro vestitini ...”
Capisci Rudi, non sono gli orientisti a essere maleducati, sono i Veneziani che sono delle checche che devono stare a casa loro o uscire con la cerata quando c’è la gara di orienteering!
E cosa vuoi risolvere facendo partire la gara alle 7.30 del mattino? Pensi che non ci sia nessuno per calli e campi a quell’ora o due ore più tardi? No, la gara di Venezia a questo punto la si potrà disputare indisturbati (e indisturbandi) solo di notte, ma di notte notte (prima partenza ore 1.00). Vanno tutti pazzi per andare a correre la Jukolan Viesti o la Tio-Mila, perché non correre anche a Venezia di notte? L’organizzazione del Mov oltretutto è già scafata a questa soluzione, visto che a fine gennaio c’è sempre una gara del genere.
Ma temo che anche questi discorsi ormai servano a poco. Avete/abbiamo tirato troppo la corda e il giocattolo si è rotto.
P.S. Se a Genova vi serve un altro allenatore, visto che vi piacciono quelli scartati dal Chievo (Malesani, Del Neri ...) ci sarebbe un certo Di Carlo libero sulla piazza ... in bocca al lupo per il derby va là.
piano piano piano.... le citazioni sono riferite dal mio blog ma vanno un pò spiegate:
-la prima era seria ma va contestualizzata (io mi riferivo, e c'è scritto, al tragitto per arrivare in partenza quindi ero in veste di passante pure io e ho notato già lì poca tolleranza, ma stavo camminando piano e stando attento a non schizzare troppo... è inevitabile schizzare un minimo se c'è l'acqua che arriva alle ginocchia;
-la seconda, speravo si capisse, è palesemente ironica, intuibile anche dal fatto che tutto il blog è basato sull'ironia;
il sunto è che loro (i veneziani) hanno anche ragione, dal mio punto di vista, ma in alcuni casi potrebbero essere anche un pelettino più tolleranti... visto, ad esempio, caso di atleta picchiata in gara (gira un video su facebook)
scusa non per arrivare in partenza, per arrivare all'arsenale mi riferivo...
e poi è chiaro che i veneziani possono anche avere ragione fino a che non vanno a picchiare gli atleti, si intenda...
poi la prima citazione appunto non è citata completamente per essere esaustiva...
poi non si può fare di tutta l'erba un fascio non tutti i veneziani, così come gli orientisti, sono uguali. Mi è capitato sulla stessa via mentre chiedevo permesso per passare, in gara, un passante che mi aveva visto da 10 secondi circa e si è messo in mezzo per ripicca, un altro subito dopo, o quasi, che, avendomi visto, si è spostato ma senza tanti problemi. Così tra gli orientisti c'è l'assassino, quello che aspetta e quello che ha fretta ma sta attento a quel che fa. Non tutti siamo uguali per fortuna.
@stefano: piuttosto che vedere interrotta la gara di Venezia sarei disposto a vedere Di Carlo sulla panchina del Genoa (o quello che ne rimane grazie a quella leggera di preziosi)...e ho detto tutto!!!
@stefano e walter:
riguardo le previsioni: personalmente la sera prima io speravo che invece di sottostimare avessero sovrastimato...cmq non sono legge(e si è visto) e il ritardo della partenza annunciato già il sabato stava nelle cose.
Il senno non è del prima......non mi pare di aver visto e sentito o letto di nessuno che settimana scorsa dicesse di fermare la gara,quello è senno del prima(e non vale dire io l'ho sempre detto!...quà si parla della decisione di fermarla causa previsione "allarmante" di acqua alta nei giorni precedenti).
Rispetto la tua idea e quella di walter,e la trovo ragionevole e sensata.
Ma permettetemi una nota un pò cazzara che ho scritto già su un commento in feisbuc "siam tutti froci col culo degli altri".....
questo XXXIII Mov è andato così ....se lo avessero annullato chessò il venerdì pomeriggio magari succedeva questo:
http://www.repubblica.it/sport/vari/2012/11/12/news/maratona_new_york_class_action-46453203/
certamente non si sarebbe sbagliato a non farlo....ma si sà: solo chi fà sbaglia!
Sono Michele del Trent-O.
Personalmente ho corso il MOV più bello di tutti quelli disputati.
Poco gente, percorsi belli ambiente meraviglioso.
Acqua? Non me ne sono nemmeno accorto.
I veneziani? Come tutti gli Italiani, qualsiasi avvenimento sportivo è una rottura di scatole.
Mi chiedo se si ferma New York non si può fermare Venezia? E poi pensiamo all'indotto penso che valga qualche schizzo di acqua.
Il MOV dovrebbe essere una festa e per alcuni lo è stata io al massimo mi sono sentito dire che siamo dei pazzi. Al prossimo anno avanti tutta!!!!!
Una gara che porta 4000 atleti a correre, molti dei quali alla massima velocità (e non si può dire che non lo facciano), per le strette calli veneziane crea sicuramente dei malumori agli altri frequentatori della città.
Da ambo le parti dovrebbe esserci rispetto e moderazione, ma chi corre una gara per vincerla non guarda in faccia a nessuno.
Detto questo gli organizzatori dovrebbero trovare un modo per renderla più "digeribile" ai veneziani, spostando la data, l'orario (in notturna?), chiudendo le iscrizioni ad un numero più basso di partecipanti (1000 o 1500 per esempio), bisogna solo valutare la scelta migliore per mantenere la gara nei prossimi anni senza farsi odiare e prendere a ombrellate dai veneziani.
L'acqua alta di quest'anno non era prevedibile per poter annullare la gara in tempo, una soluzione ipotetica poteva essere quella di spostare le partenze al primo pomeriggio, chi poteva restare avrebbe partecipato, gli altri avrebbero compreso il problema e magari sarebbero tornati l'anno successivo.
Non ho la pretesa di dare suggerimenti nè, tantomeno, di emettere sentenze, come fa chi sale in cattedra per accusare di cecità l'organizzazione, il Comune di Venezia e la FISO....!
Dire che ci sono atleti che corrono per vincere la gara è un'affermazione degna del miglior Lapalisse.....
Vogliamo per questo cancellare le gare in centro storico...?
Io, che ho avuto la fortuna di prendere il via tra i primi,sono uno dei tantissimi che si sono divertiti, che potranno dire..."io c'ero.." e che certamente continueranno a partecipare a questa gara unica al mondo !
Caro Sandro, visto che accusare di cecità i responsabili di questo guaio ti sembra cattedratico e pretestuoso, ti faccio presente che l'anno prossimo temo tu debba interrompere la tua partecipazione a questa gara unica al mondo.
Sai cosa forse manca a noi orientisti? Un minimo di senso critico e senso della misura. Pensiamo che siccome il nostro è lo sport più bello del mondo tutto ci sia concesso, infischiandocene dei diritti altrui. E i risultati si vedono, purtroppo.
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